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              |   | Visione 
                  artistica schematica del sistema binario contenente le due radio 
                  pulsar   © M. Kramer, JBO |   
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                    | Il 
                  radio telescopio di Parkes (Nuovo Galles del Sud, Australia, 
                  a circa 400 km da Sydney): un paraboloide di 64 mt di diametro 
                  dove il gruppo di ricerca italiano e i partner internazionali 
                  hanno installato di recente l’innovativo apparato di misura  
                  che ha prodotto la scoperta.   ©ATNF, Australia 
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                  Il Green Bank Telescope (West Virginia, USA): un paraboloide da 100 metri di diametro
		  dotato di superficie attiva. Grazie alla sua superiore area di raccolta delle onde elettromagnetiche
		  questo strumento viene utilizzato per fare osservazioni di altissima precisione del sistema J0737-3039 ©NRAO, USA 
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                  Il Lovell Telescope (Jodrell Bank, Manchester, UK): un paraboloide da 76 metri di diametro
		  completamente orientabile. Anche esso viene utilizzato per fare osservazioni del sistema J0737-3039 ©JBO, UK 
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               Nella foto: schizzo dell’insediamento 
                  tecnologico previsto a Pranu Sanguni. |  
                  Un 
                    impianto scientifico delle stesse dimensioni di quello di Parkes, ma di concezione 
                    più moderna (simile a GBT), sta per sorgere in Sardegna, a circa 35 
                    km da Cagliari, in località Pranu Sanguni, nel comune di San 
                    Basilio. Si tratta del Sardinia Radio Telescope (SRT), un 
                    radiotelescopio del diametro di 64 mt, di concezione moderna, 
                    versatile, con diverse posizioni focali e con una copertura 
                    di frequenza da 0.3 a 100 GHz.  L’impianto, disegnato 
                    per applicazioni di Radioastronomia, Geodinamica e Scienze 
                    Spaziali, si configura come una facility internazionale di 
                    altissimo profilo.  L’operazione è finanziata principalmente 
                    dal MIUR e dalla Regione Autonoma della Sardegna.    
                    Al progetto partecipa anche l’Università di Cagliari che sta 
                    attivando diverse iniziative di formazione nell’ambito della 
                    Laurea e del Dottorato in Fisica e in Ingegneria.  
                        © 
                    INAF |  |  |